A Bisignano trionfa l’amore con le Serenate

A Bisignano trionfa l’amore con le Serenate

 

La Serenata è un mezzo attraverso il quale l’amore trova il suo habitat naturale. Trova in un certo senso l’atmosfera giusta, le parole giuste, le melodie giuste e le persone vengono predisposte spontaneamente ad assumere un atteggiamento di completa assuefazione nell’ascoltare i brani musicali scritti appositamente per persuadere la donna amata, che deve affacciarsi dal suo balcone in segno di resa, istigata, quindi, a cedere alle avances del proprio pretendente. Tutto questo è accaduto ieri sera a Bisignano, una piccola cittadina della media valle del Crati dove c’è stato un vero e proprio bagno di folla alimentato anche da turisti e abitanti dei paesi limitrofi, per ammirare lo scenario creato in occasione della 23. esima edizione delle “Serenate del Palio” organizzata dall’associazione “Centro Studi il Palio”.

  Figura 1. Rione S. Croce, la Serenata che ha vinto la 23 esima edizione del “Palio delle Serenate”

 

Gli otto rioni che hanno concorso per esprimere al meglio la tradizione tipica di questi borghi che affondano le proprie origini nella più recondita antichità dove l’amore era veramente un amore vissuto a pieno hanno cercato di rievocare, con stratagemmi, scenografie particolari e addobbi floreali questa ormai anacronistica dimensione amorosa. Alla fine però la giuria ha deciso di premiare il rione di S. Croce, uno dei più popolosi ed attivi della città, dove ad affacciarsi dal balcone è stata una giovane ragazza di nome Mariacristina Pirri. Il premio alla critica, istituito per la prima volta quest’anno e che ha preso in considerazione il più interessante brano inedito invece è andato al testo  intitolato “Bella Visignanella” scritto da Emanuele Grispino.

Figura 2. Il gruppo musicale che ha suonato nella serenata vincente

 

Bisignano è riuscita, attraverso le serenate, a diffondere un messaggio di speranza nel poter scavare, come archeologi del proprio animo, i sentimenti amorosi più lontani e puri senza filtri elettronici ed incomprensioni dovute magari ad un banale errore di battitura sullo schermo di un telefono o di un computer, ma attraverso un semplice strumento musicale, attraverso una poesia sotto forma di canzone e attraverso il guardare negli occhi la propria donna amata. In fondo, come ci hanno insegnato tutti i più grandi poeti dell’antichità cos’è l’amore se non la personificazione di tutto ciò che viene messo in scena, a Bisignano, dalle sue serenate?

Roberto Adimari

 

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